Formatting revised to make more text-readable./Jerry > ---------- Forwarded message ---------- > From: "Gigi Roggero" <conricerca@hotmail.com> > Date: Wed, 15 May 2002 17:33:48 +0000 > Subject: No subject SABATO 1 E DOMENICA 2 GIUGNO CONVEGNO/SEMINARIO AL RIALTO OCCUPATO DI ROMA Le esperienze politiche sono irriproponibili, in quanto legate a contesti particolari, a percorsi che non si ripetono, a soggetti unici. Chi viene dopo spesso finisce per farne l'apologia o cantarne le lodi, per sfuggire al presente nel ricordo di un passato più o meno mitico. Oppure può dedicarsi ad una ricostruzione storica o cronologica di fatti ed eventi, lasciandoli immutati ed immutabili nella staticità propria di ciò che è trascorso. Ma il passato può essere visto come qualcosa di diverso, che non esiste nella sua oggettività, ma viene continuamente reinterpretato da chi ne è stato protagonista. In questo senso, il passato può diventare un presente virtuale, non da ricordare bensì da utilizzare nel presente reale. Così abbiamo cercato di fare con i percorsi dell'operaismo italiano, attraverso una sessantina di interviste ai suoi principali protagonisti, raccolte nel volume Futuro Anteriore (DeriveApprodi, 2002), che partono dall'analisi critica delle ricchezze e dei limiti di quelle esperienze politicamente straordinarie, ancorché trascorse, per arrivare a ragionare sui nodi aperti nell'oggi. Così inteso, l'operaismo (cominciato negli anni '60 attorno alle riviste Quaderni Rossi e Classe Operaia, continuato nel decennio successivo con Potere Operaio e le diverse Autonomie) ci lascia in eredità intuizioni teoriche e pratiche politiche gravide di anticipazione, feconde rotture con le ipostasi e i dogmi della tradizione marxista e socialcomunista, ma anche pesanti errori da non ripetere. Ci lascia in eredità anche una peculiare attitudine alla ricerca, o per meglio dire alla conricerca di nuove strade di trasformazione. Perché la ricerca è innanzitutto da farsi quando non si hanno certezze, quando vecchi modelli sono stati superati, quando si è deciso di lasciare dietro le spalle ipotesi e analisi che non funzionano o comunque non funzionano più.Per questo motivo i dibattiti sul libro che da marzo in avanti si stanno costruendo in giro per l'Italia (da Bari a Palermo, da Napoli a Cosenza, da Pisa a Salerno, da Torino a Bologna, da Firenze a Padova, da Milano a Genova) suscitano non solo curiosità storiografica per un'esperienza trascorsa, ma sono importanti occasioni di confronto con collettivi, gruppi di ricerca e inchiesta, realtà di base e singoli che sono attivi sul territorio, nella molteplicità e diversità dei punti di vista e dei percorsi. L'emersione dei nuovi movimenti, del resto, ha in parte rotto quel quadro di apparente normalizzazione che ha fatto seguito alla sconfitta, ambivalente, dei cicli di lotte degli anni '60 e '70. In questo contesto diventa ancor più importante aprire un dibattito ampio e plurale su prospettive che vadano oltre le importanti mobilitazioni contro i vertici globali e le manovre dei poteri istituzionali. Per queste ragioni si presenta denso di significati il convegno/seminario che si terrà nello spazio del Rialto Occupato di Roma sabato 1 e domenica 2 giugno. Innanzitutto perché, alla giornata di sabato, parteciperanno buona parte dei principali protagonisti dell'operaismo italiano: dopo i difficili decenni '80 e '90, quando biografie prima collettive sono diventate individuali e talvolta molto diverse, questa sarà una delle prime occasioni di confronto. Ma non si tratterà di una cerimonia all'insegna dell'amarcord: come già hanno fatto nelle interviste della conricerca e come stanno facendo nei dibattiti di questi mesi, i diversi soggetti si confronteranno sui tanti nodi politici aperti che la realtà oggi squaderna davanti ai nostri occhi. Si discuterà di globalizzazione e impero, di moltitudine e classe, di soggettività sociale e politica, di formazione e sapere, di riproduzione e biopolitica, di cooperazione e organizzazione, di politica e contropotere, di movimenti e progetto. Si ragionerà su quanto alcune categorie e felici intuizioni dei percorsi operaisti possano essere rielaborate criticamente, e su quello che invece dobbiamo lasciarci definitivamente alle spalle. Si dibatterà di possibili filoni di ricerca da approfondire. In questa direzione, la seconda giornata può diventare un'importante occasione di confronto tra le tante forme di ricerca, inchiesta e intervento, i tanti collettivi, gruppi e singoli soggetti che in giro per l'Italia e non solo quotidianamente operano sognando e praticando una trasformazione dell'esistente. Si ragionerà dunque della possibilità di costruire una rete ampia e plurale che metta in relazione le diverse realtà, che faciliti lo scambio di materiali e comunicazione, che costruisca le basi per un'elaborazione collettiva di teoria e pratica politica e sociale: la vera conricerca, quindi, inizia proprio adesso. Invitiamo tutti i collettivi, i gruppi di ricerca e inchiesta, le realtà di movimento, le radio e le strutture che fanno informazione indipendente, tutti coloro che sognano "un altro mondo possibile" non solo ad intervenire, ma a partecipare attivamente alla costruzione e alla realizzazione dell'appuntamento, per gettare insieme le basi di una rete di percorsi molteplice e comune. Per le due giornate hanno già dato la loro disponibilità Mario Tronti, Toni Negri, Romano Alquati, Giairo Daghini, Paolo Virno, Franco Bifo Berardi, Franco Piperno, Christian Marazzi, Alisa Del Re, Bruno Cartosio, Alberto Magnaghi, Claudio Greppi, Lapo Berti, Mauro Gobbini, Mariarosa Dalla Costa, Andrea Colombo, Benedetto Vecchi, Valerio Evangelisti, Carlo Formenti, Enzo Modugno, Vittorio Rieser, Andrea Fumagalli e tanti altri. Le sbobinature fino a qui fatte dei dibattiti possono essere lette e scaricate sul sito di DeriveApprodi. Per informazioni, contatti e adesioni: mailto:conricerca@hotmail.com conricerca@hotmail.com mailto:derive.approdi@libero.it http://www.deriveapprodi.org/ http://www.deriveapprodi.org/ MSN Foto è il modo più semplice per condividere e stampare le tue foto:
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